29 maggio 2006

Basta con l'irrequietezza e gli "analgesici"...voglio tornare a fare il "girotondo".

10 Aprile 2006

Stamattina mi sono svegliata di malumore e non sto qui a raccontare il perchè.
Altalenante il mio umore si è dimenato tra sbalzi di euforia per aver ricevuto una bella sorpresa (il mio "precettore" di latino e greco del liceo, Carlo, che non vedevo da anni è venuto a trovarmi inaspettatamente..nonostante la sua giovane età, 34 anni, è una delle persone più colte che io conosca e la mia stima nei suoi confronti è incalcolabile e lo devo a Lui il mio amore per i classici, le mie soddisfazioni a scuola..) ed attimi di immenso sconforto per aver guardato nel baule dei ricordi...e purtroppo, come a tutti credo, quei ricordi che non sono belli, fanno male...e buttano un pò di sale su qualche ferita ancora aperta...

In questi anni ho imparato tanto, a volte penso che io abbia imparato anche "troppo".
E dico troppo in relazione alla mia età.
Perchè a 16 anni sono stata costretta a crescere troppo in fretta, per superare un grande abbandono, ed ora a 23 per imparare che cosa sia il perdono e che cosa significhi curare le ferite senza usare l'analgesico...smettere di coprire tutto con i sorrisi o, come la "Signora Dalloway" con "le feste", imparare a dire "NO"...imparare a dire "Io NON sono perfetta", "IO NON sono come VOI vorreste che io sia..."; "IO sono come sono, con i miei difetti ed i miei pregi"...sono così: "SPLENDIDAMENTE IMPERFETTA".

Smarrimento.

E' questo quello che ogni tanto provo, è questo il moto che mi scuote dentro, qui, nel mio profondo.
Smarrita perchè è come se mi sentissi su un treno, di cui ancora ignoro la destinazione.

Non pretendo di sapere cosa accadrà nel futuro, ed anzi, se ne avessi l'opportunità, forse, avrei ancora più paura.

Mi piace l'ignoto, non sapere cosa mi aspetterà.

Ma stasera, stasera...mi sento così IRREQUIETA..

Sono combattuta tra due sentimenti, troppo diversi tra loro e forti allo stesso modo: da un lato, la voglia di fare tanto, tantissimo, un'insormontabile FRENESIA DI SCOPRIRE, un fortissimo DINAMISMO "INTELLETTUALE" e dall'altro un'inspiegabile PIGRIZIA che mi attanaglia, mi lega i piedi con una tale forza che neanche io so spiegare a me stessa...

E' come se la mia anima volesse levitare ma il mio corpo è troppo pesante per assecondarla...lottano, lottano continuamente, tra loro...ed io sono stanca di assecondare prima l'uno, poi l'altro...devo trovare un EQUILIBRIO.

Mentre scrivo, le espressioni del mio viso sono varie e se potessi vedermi, forse riderei di me...un "fumetto giapponese", ecco cosa sono.

Ma sono solo "masturbazioni mentali", queste?
Domani quando mi sveglierò penserò a tutt'altro?

Forse.

Ma resta il fatto che ora sono qui.
E non ho altra voglia che quella di scrivere.

Era troppo tempo che non scrivevo.
I miei pensieri, per troppo tempo, sono rimasti dietro un'armatura che per forza di cose dovetti costruirmi.

Ora l'armatura, ha iniziato ad arruginirsi e ad essere stretta ed allora, finalmente, ho deciso di toglierla.
Ma quando mi rinchiusi in me stessa, sapevo cosa c'era sotto quella pesante corazza...

Ora ho deciso di venire allo scoperto, di spogliarmi delle mie armi, perchè sia che io combattessi con le armi più potenti sia che lo facessi solo a mani nude, ho finalmente capito che le guerre anche solo ideali, è inutile combatterle...se ciò che vuoi cambiare è il passato e questo, è inutile anche solo provarci perchè, non si può cambiare, bisogna solo avere la forza di capire, di accettarlo incondizionatamente e di metabolizzarlo; ma nel presente, sì che bisogna combatterle, ma prima conoscendo il "Nemico" e conoscendo Te stesso.

Pensavo che il "Nemico" fossero le persone che non MI capivano (o forse ero io che non sapevo spiegarmi?!)..ed in parte era vero...oggi ho capito che il "Nemico" è anche ME STESSA.

Combatto, da quasi un anno e mezzo, una guerra contro me stessa.
Una guerra per sapere io chi SONO in realtà.

Quando la mattina ti lavi il viso e poi rimani qualche secondo a fissarti nello specchio, guardando le gocce d'acqua che scivolano verso il collo, e ti chiedi: "Ma tu chi sei?""Che vuoi dalla vita?" Ed ancora più problematico: "Che vuoi da TE STESSA?".

Quale ruolo giochiamo in questa partita?
Vogliamo essere sempre vincitori a tutti i costi? Vogliamo sempre avere la Ragione?

Quanto siamo disposti a metterci in gioco?
Quante maschere abbiamo pronte per l'occasione?

E' questo quello che mi manda in crisi.
Non essere cosciente di dove questo cazzo di treno mi stia portando; di chi sia davvero la Kiki che vedo.
Se la Kiki che appare agli occhi degli altri sia davvero la stessa che si specchia con l'acqua sul viso.

Sapevo che l"'Amore e l'Odio erano le uniche cose al di là del bene e del male".
Ed ancora lo penso.

Ora sorrido, ripensando a qualche giorno fa.
Mi sono imbattuta in una vecchia scatola.
Ve la ricordate la "SMEMORANDA"?
Dio, ho trovato una scatola con...i diari del liceo.

Quando li ho aperti una ventata di vita mi ha invasa...ricordi della mia adolescenza..."le scritte" con l'uniposca...le mode di 8 anni fa...quante cose sono cambiate!
Leggere la mia "disperazione" per un compito di fisica andato malissimo o la mia gioia per una giornata passata con il tandem a villa borghese con gli amici...la confusione e le incertezze di quella ragazzina di 16 anni...quella ragazzina che pensava fossero insormontabili, che credeva essere al centro dell'universo...che pensava che l'"Universo" cospirasse contro la sua felicità...che diceva: "sto davvero soffrendo; nessuno può capirmi; nessuno prova quello che provo io"...e poi nel diario dell'anno dopo, nuove scritte, nuove passioni, nuove delusioni, nuovi incontri, una nuova vita.

E dopo 7 anni, eccomi di nuovo qui.
Senza la smemoranda con la foto di me con i jeans a zampa di elefante (davvero raccapriccianti!)su cui scrivere la mia vita ma davanti a questo schermo come una drogata di internet..
Eccomi di nuovo qui, con la stessa confusione, con motivi differenti ma consapevole (e mi fa rabbia dover ammetterlo!) che le ragioni affondano le radici nel mio passato ancora troppo vicino emotivamente.
Ne sento, a volte, ancora gli odori, di quel passato...buonissimi. Alcuni...

Altri, troppo acri.

I profumi.

In un'altra vita probabilmente devo esser stata un cane. Sì un cane, di quelli da tartufo.
L'olfatto...io non potrei vivere senza questo "senso".

Gli odori, fanno parte della mia vita, da quando sono nata, da quando da piccolissima, prima di addormentarmi prendevo la camicia da notte di mia madre per poter, finalmente, abbandonarmi tra le braccia di Morfeo.
Mi perdo tra i miei odori.
Tutto ha un profumo, per me.

Ecco, ancora oggi mi perdo, come adesso.
Vago nei miei discorsi, senza una meta precisa, racconto cose, cose che sono concatenate ad altre cose ancora, così fino all'infinito e poi...poi?

Mi fermo.

Respiro.
Chiudo gli occhi.

Riprendo a pensare.

Stasera ciò che mi ha indotto a scrivere è stata una canzone di Bruce Springsteen che mi ha riportato indietro di 17 anni circa.
La casa al mare a Gaeta, l'estate, la mezzanotte, le finestre aperte, quell'odore dell'erba del prato appena innaffiato che pervadeva la casa, il profumo del barbecue spento da poco, quell'aria estiva frizzante, che ti dà voglia di ballare a piedi nudi, di girare vorticosamente in salotto con le braccia aperte, ridendo a crepapelle come i bambini sanno fare meglio di chiunque altro...girare - girare - girare...fino a non avere più la forza per rimanere in piedi...ed allora ti sdrai per terra, con il tuo pigiamino bianco e vedi i tuoi genitori..bellissimi, nella loro magrezza...nessuna ruga, la giovinezza...i capelli biondi schiariti dal sole e dal mare, l'abbronzatura...e Bruce Springsteen che risuona dalle casse dello stereo..i miei che ballano e che ridono...mi prendono per mano sollevandomi da terra ed io piccola, piccola, sono felice.

Mi fermo. Appoggio le mani sul bordo del davanzale e mi metto in punta di piedi.
Guardo fuori..la luna che si riflette sul mare..la luce della luna che rende il cielo della notte di un nero meno intenso.

Ecco cosa mi ha portato a scrivere stasera.
Il viso di quella bambina.
Perchè una parte di lei, non se n'è mai andata.
Perchè non vorrei mai deluderla, quella bambina.

Perchè vorrei avere ancora voglia di ballare a piedi nudi in salone, di girare fino a cadere stremata per terra...ridendo a crepapelle.

Voglia di guardare i miei con lo stesso Amore di prima.
Voglia di ricominciare.
Daccapo.
Da zero.

Voglia di disegnare.
E stavolta di non farlo sulla sabbia ma su un foglio che sia INDISTRUTTIBILE.
Indistruttibile dal tempo, da "NOI"...

Si, questa notte ho voglia di riniziare a conoscerMI.
A conoscere questa Kiki, di capire che cosa cerca e che cosa potrebbe renderla soddisfatta..voglia di ascoltare ancora la voce e la risata di quella bambina.

La voglia di prendere la mano delle persone che amo e di dire: "Il mare ha portato via il mio disegno fatto sulla sabbia. Ma ora posso farne uno più bello, più vero, perchè sono cresciuta, sono maturata, perchè soffrendo ho capito".

Perchè..

..ho voglia di essere una persona migliore.


Foto: Me

1 commento:

Teo ha detto...

ciao Kiki...è sabato notte..ufficialmente sono a casa xkè ho un esame a breve e quindi dovrei studiare o almeno non fare tardi...poi,come spesso mi capita,inizio a navigare su internet e mi perdo nelle parole del tuo blog..Mi piace farlo xkè hai dentro qualcosa che non so spiegare,una dolcezza e una voglia di VIVERE che da sempre cerco nelle persone.
Mentre leggevo ti vedevo davvero sporgerti da quel davanzale e ho immaginato il tuo volto,che non conosco,da bambina felice e ho sorriso.Abbiamo questa vena malinconica che ci accomuna,fa parte di noi!e più mi inoltro nei tuoi discorsi,ragionamenti e soprattutto sentimenti, e più mi sembra di conoscerti da sempre;e ti giuro,mi ritrovo in tante di quelle cose che dici....
quella bambina che non riesce ad accettare di essere imperfetta...come si fa a crescere senza smettere di vivere con quegli occhi sognanti?
buona notte Kiki!