12 novembre 2008

Regarde Loin.


Quando si è soli coi propri silenzi, il corpo prende voce, il battito comincia la sua corsa dal petto sino ai timpani; si sente il sangue fluire, lentamente, ed i ricordi prendere spessore, colore e fragranza, come fili d'erba tra le dita. I pensieri, intrappolati da occhi ben chiusi, si cullano su melodie inventate; le narici dilatate respirano il mondo; le mani congiunte, sono nidi dove ritrovare la pace perduta. Lo sguardo lontano ad inseguire sogni vissuti al di là di cuscini familiari, al di là degli altri, che - a volte - non sono là. E' in quell'istante che la presenza viene a sedersi, accanto a noi, nell'assenza.

Avevo deciso di non calpestare più questa terra ma i miei piedi hanno ritrovato l'origine.
Il punto di partenza dei sogni. Eccomi di nuovo qua, come un dejà-vu, come un bacio rubato, come un'emozione chiamata per nome.