26 ottobre 2007

Regarde-moi.


Quando si ha paura di poter perdere qualcosa si chiudono gli occhi, quasi a cercare di trattenerne l'immagine il più a lungo possibile negli occhi. Non nella mente, negli occhi.
Si cerca di fermare i secondi, ogni battito sembra di troppo, ogni parola, superflua.
Si lascia che la musica parli di te, di lui, di voi.
Ogni immagine è composta da infinite scene tutte in bianco e nero, come quegli album per bambini, tutti da colorare, ogni ricordo è una pennellata di colori, di sorrisi e mani fredde, di tè bollenti e rose rosse, di vette bianche, di scarpe blu infangate, di ninnoli infantili che sanno d'attenzioni cercate e ricercate. Il passato ci compone, ci scompone, ci dà uno schiaffo in pieno viso quando meno ce lo aspettiamo, riaffiora in superficie. Il silenzio toglie la speranza, ammutolisce quei colori, toglie il coraggio di sognare, ancora. Il silenzio parla e parla. Lo si sente, continuamente. Ha occhi il silenzio. Ha orecchie e bocca il silenzio. Ha un nome. Ha il profumo del cioccolato sciolto e le nuances del cielo di Gauguin. Si vorrebbe scrivere senza virgolettare, senza punti, senza pause. Camminare per ore sotto la pioggia, sentire freddo, non importa quanto o se tanto. Che le lacrime si confondano con quelle gocce. Prenderti sul seno, accarezzarti, avvolti in una coperta rossa. Vedere fiocchi bianchi cadere su una fragola. Non avere quell'immagine negli occhi. Aprirli e trovarti ancora là, tra le dita.
Quando non si chiude la porta dietro di sè, si sente il vento ululare.


On air: "Si loin de toi" - Manu Chao.

11 commenti:

Baol ha detto...

Il silenzio a volte urla...

Sai che circa un secolo fa si era convinti che l'ultima immagine rimanesse impressa nella cornea? Si pensava di utilizzare questa cosa per gli assassinii, naturalmente non è vero, però è una cosa interessante. Ne parla anche Calebb Carr nel suo "l'alienista" che è un bel libro giallo :)

lucia ha detto...

che bello qui!!!
perché non ci ero mai entrata?
Leggo, sbircio, poi ritorno.
un saluto dalla Bologna che sogna

I fiori nella vasca ha detto...

Mi commuovo nel leggere queste tue emozioni che si rincorrono e si trovano in una pagina, per svelarti.
Posso soloo sperare che un giorno tutta quella felicità che meriti non tardi ad arrivare.
Ti vedo e aspetto il giorno in cui tutto diventerà più tenue.
A volte succede,a volte no..ma i ricordi in bianco e nero non vanno via.
Ti stringo e quando sarò di ritorno ci vedremo d sicuro.
:)

KikiPetite ha detto...

@Baol: il silenzio lo si può sentire urlare, anche se ci rannicchiamo su noi stessi coprendoci, con le mani, le orecchie..poi quando, all'improvviso, s'interrompe...torna il sorriso. E' così tutto assolutamente imprevedibile..
Non la sapevo questa cosa.. interessante, sì. ;*

@Lucia: non è la prima volta che arrivi da me.. ma forse non ricordi. Comunque, bello ritrovarti qui. Torna quando vuoi. Un saluto da una Roma più bella del solito, stamattina.. ;)

@Rain: sai piccolaR, credo che chi aspetta di essere felice, non lo sarà mai davvero.
La "felicità" sta nelle piccole cose, in un sms inaspettato, o nel rileggere una vecchia mail. Almeno per me, è così. Stamattina sono felice, ad esempio. Il sabato sera è stato divertente e stamattina mi sento più ricca di ieri. Piena d'energia. La felicità non l'aspetto e non la cerco. Arriverà da sola se vorrà incrociare il mio cammino. Ti sento vicina anche da lontano.

DRESSEL ha detto...

più di tutte le altre immagini, sono gli occhi di coloro che ho perso ad essermi rimasti impressi nella cornea. "i suoi occhi, il più bel paesaggio", vediamo se cogliete la citazione!

KikiPetite ha detto...

@Dressel: .."Alla compagna di viaggio i suoi occhi il più bel paesaggio fan sembrare più corto il cammino e magari sei l'unico a capirla e la fai scendere senza seguirla senza averle sfiorato la mano.."

Lui, sempre e solo Lui.

De André.

;)

Adynaton86 ha detto...

Il ricordo di ogni singolo momento veramente significativo non può scomparire in una bolla di sapone, e io ci credo. Io, per esempio, ricordo tutto quello che è stato significativamente brutto e bello, perché si tratta di avvenimenti che hanno tracciato indelebilmente una linea, non so se curva, spezzata, intermittente, nella mia vita. Non sono immagini che perdo. Sono altre sensazioni. Voci, mani, carezze, il modo in cui una lingua s'attorcigliava alla mia: tutto questo è passato e non so se, tutto sommato, aveva ragione di resistere nella mia memoria. Ma ormai non è lecito saperlo...
Un abbraccio forte
Ady
PS: ricorda di chiudere la porta, una volta che sei uscita... :)

Anonimo ha detto...

Così come ogni espressione d'arte si mescola e si confonde, queste parole sono lettera e colore, amalgamati e stesi a pennellate su quella tela meravigliosa che è la vita...
un sorriso
Gautier

Baol ha detto...

Buon inizio di settimana ;)

KikiPetite ha detto...

@Ady: ..il problema è proprio questo: "ricordarsi di chiudere la porta una volta che si è usciti". Di solito è difficile, questa volta ancor di più. La porta non è solo socchiusa, mi sembra spalancata. Ed il vento mi porta via. Sta a me decidere che fare. Se chiuderla e rimanere dentro, o se chiuderla dietro le mie spalle ed uscire a vedere là fuori cos'altro c'è. Ti abbraccio ragazzo.

@Gautier: ..grazie. Ricambio quel sorriso e ti do il benvenuto su queste pagine di vita quotidiana.

@Baol: ebbuongiorno a te! Ebbuoniniziosettimanaaaa! ;))

lucia ha detto...

Caspita! Ero già passata?
Ecco perché l'effetto dejavù. :-D