25 marzo 2007

Promenade d'une Vie

Ascoltando "Je l'aime à mourir" di Francis Cabrel

Quelle cinque parole corrono in fretta sulla lingua più veloce della paura.
Paura di commettere un errore.
Un errore che potrebbe costare una vita di sorrisi.
Perchè di vita ce n'è una sola e le ferite vanno ricucite, non leccate.
E singhiozzi.
Singhiozzi.
Non respiri più. Le lacrime riempiono il viso come un fiume che straripa.
La paura ti fotte.
E poi quella stretta che ti fa sentire che c'è comprensione.
Si comprende la tua paura. La tua stanchezza.
E poi, e poi. La speranza.
Due vite. Due destini. Due vie s'intravedono.
E tu?
Cosa decidi tu?
Prenderai quella strada piana, o l'altra?
Quella piena di salite, di burroni e sabbie mobili?.
E se ti prendesse per mano, sollevandoti da terra?
Se riuscissi a guardare al di là del burrone?La vedi la torre su quella montagna?. Da lì mirerai quello che c'è sotto, quello che è stato.
Se riuscissi a vedere quel viso felice, mentre ti togli la sabbia di dosso?
E se..e se la smettessi di parlare al condizionale?
Vola, cazzo. Vola.
In alto.
Lasciati andare a quello che sarà. Senza paura.
Il futuro.
Una cosa troppo poco prevedibile, ora.
Lasciati amare, senza condizionali.
Quando tornerai con i piedi per terra, il dolore ci sarà. Ma tu sai camminare anche al buio. E poi lo sai, ci saranno cani bianchi che ti faranno da guida.
Fedeli, attenti.
Perchè questa è la passeggiata della vita. Ci saranno burroni, sabbie mobili, ma anche fiori da cogliere con mille spine ma dai mille colori. Riesci a vederli quei colori?
Ed ora prendi la sua mano, lo vedi? Ti sta tirando su. Sempre più in alto.
Ecco. Il vento ti tiene su. E se dovessi rimettere i piedi a terra, una cosa sola: non aver paura.
Parce que c'est la promenade d'une vie.



Quadro: "La promenade" di Marc Chagall.

13 commenti:

sc1ll4 ha detto...

La paura è una costante della (mia) vita e credo sia cosi un po' per tutti ma l'essere amati ci fa dimenticare la paura e ci permette di vedere le cose molto più chiaramente...per quello che sono: bellissime.
La paura ci aiuta ad andare avanti a volte ma non per questo deve impedirci di continuare il cammino che abbiamo iniziato perché su quel cammino ci siamo noi con i nostri sogni ed i nostri desideri ma soprattutto ci siamo Noi è la nostra vita e nessun ce la potrà mai togliere. MAI!!!
Ciao Piccola Stella Senza Cielo.
A presto...

KikiPetite ha detto...

@F.: bella sorpresa rileggerti qui, tra le mie righe. Grazie di esser tornato e di queste belle parole. A presto.. ;*

sc1ll4 ha detto...

Grazie a Te di continuare a scrivere delle parole che fanno sognare...
:*

Anonimo ha detto...

complimenti per il blog...Molto bello! in merito agli errori questo aforisma di oscar Wilde riassume la mia filosofia :"Tu hai la capacità di imparare dai tuoi errori oggi imparerai un sacco"
A presto

I fiori nella vasca ha detto...

Piccola sbaglia sempre se nel tuo sbaglio c'è tutto l'amore che si sente... leggendo queste righe!!!

Come stai tutto bene?
Finita la vancanza?;)
Questa settimana dobbiamo prenderci questo caffè!
Io ci sono fino a giovedi!
Bacii

apepam ha detto...

Una volta mi hanno scritto che dovevo avere paura, non dovevo scacciarla, perche' una vita senza paure non e' che un surrogato.
Avere la certezza o la conoscenza di un'esistenza e' come sfogliare un libro gia' letto, ti perdi il meglio ;-)
Buona serata kiki..

Anonimo ha detto...

Non ho nemmeno avuto il tempo di riflettere, perchè la partenza non l'ho decisa io. L'ho subita. La malinconia che resta è tutta personale. Nessuno, o meglio, lui non sa cosa vuol dire. Ha preso un treno ed è andato via. Sono passati mesi ormai e la malinconia, la mia, è ancora tutta lì. Le scelte che non ci appertengono fanno ancora più male. Il pensiero di aver buttato mesi della propria vita dietro ad un'illusione, ad una visione, questo devasta.
Danzare a piedi nudi è un rapimento dell'anima. La prendi e la scaraventi in un mondo che per fortuna non tutti possono vedere. Solo alcuni. Te si, credo. Quando i canoni, la tecnica, le sbarre, le attenzioni che dedichi generalmente alla danza vanno a farsi fottere, quando i passi che fai sono tuoi, non scritti su un manuale: in quel momento l'anima sta ballando. In quel momento di solitudine vivi. Nell'istante in cui capisci di essere in un'altra dimensione ti rendi però conto che non è la tua e devi tornare qui. Andare o restare Petite K.? Io andrei, se solo potessi. Io andrei.
Se sento una musica, il più delle volte, la seguo.

Unknown ha detto...

Increiblemente estoy temeroso de todo... Y mi peor miedo es que deje de escribir... Sólo vengo a gritarle al mundo que no me quite la poesía...

Amiga querida, espero poder visitarte más seguido, pero es este miedo horrible de no sé que parte el que me impide muchas cosas...

Besos y abrazos sureños...

ps: Me gustó mucho la imagen... =)

KikiPetite ha detto...

@Ganassa: ..grazie e benvenuto qui!Non conoscevo questo aforisma..e Wilde con poche righe riesce sempre a colpirmi. Beh, allora spero che lui abbia ragione, perchè se così fosse, allora, ho già imparato molte cose! A presto..

@Rain: piccola mia, come diceva Ganassa se dagli errori si può apprendere qualcosa, allora sbagliare costruisce anzichè demolire..il problema che mi attanagliava l'altra sera era non sapere se sbagliando avrei demolito! Cmq, ora la mia scelta l'ho presa: proseguo sulla strada più difficile. Rimaniamo a vedere ciò che accadrà e soprattutto se sarò in grado di arrivare in cima alla montagna.Finita la vacanza, si ricomincia a studiare..cmq, sì! Il caffè ed un bonbon! Baciiii.

@Ape: hai ragione e poi, noi, il meglio non ce lo vogliamo perdere! Quindi, ho avuto paura, ma ho saputo prendere una decisione. Giusta o sbagliata che sia. E se dovesse rivelarsi sbagliata..imparerò dai miei errori. Un bacio Apetta..

@Kundala: caro..caro. Ehh. Cosa posso dirti? Restare od andare? Io ho deciso di restare. Però sospesa a mezz'aria. Perchè mi sembra che così io senta meno dolore. Quando le scelte ce le impongono gli altri, fa male da morire, lo so. Però io credo che quando una persona decida di salire sul treno, abbia fatto le dovute riflessioni. O almeno lo spero. Perchè se così non fosse, TU, non avresti perso nulla. Per quanto riguarda il "buttare mesi della propria vita..", sai, su questo, sono meno d'accordo. Quello che dico sempre a me stessa è: "non pentirti mai di ciò che hai fatto se mentre lo facevi, ti sentivi felice". Nella mia vita, nonostante i treni, gli abbandoni, le lacrime, non ho mai lasciato che tutte queste cose prendessero il sopravvento. Dopo un momento di sofferenza viene la malinconia e dopo la malinconia vengono i sorrisi ed i bei ricordi. Non riesco a lasciar spazio al rancore o ai rimorsi. Hai amato una persona. Sei stato riamato. E' questo ciò che conta. Se lui ha deciso di prendere quel treno, ha pensato che stesse andando verso la SUA felicità. E se tu gli vuoi (o gli hai voluto bene) devi essere contento per lui. Se lui ti ha mancato di rispetto, questo è un altro conto..allora, posso capire la tua sofferenza. Il rispetto va al di là del bene o del male. Ci deve essere, sempre. Special modo con chi hai condiviso pelle, ossa e anima.
Ps. L'anima che balla..dio..come ti capisco. Ti abbraccio forte.

@Giro: nos hemos dejado unos mensajes ayer por la noche (de aqui!!) y ya sabes lo que pienso. Voy a escribirte pronto en tu espacio..y como te dije ayer: NO TENGAS MIEDO..DE TENER MIEDO. Ps. Increible..el miedo de cometir faltas es el tema de mi post (que, prometo, voy a traducir!). Un beso fuerte.

Anonimo ha detto...

Purtroppo ad un certo punto il rispetto è mancato.
Restano i ricordi, certo, le belle giornate e l'amore passato: nessuno può cancellarli. Peccato non siano solo "...frasi dette al passato" e niente pi, tracce di qualcosa che non c'è.
Bene... Che discorsi tristi! Meglio mettersi a studiare!! (non è vero!!)
Un abbraccio forte a te! Ciaoo...

Laura ha detto...

Paura...serve a volte avere paura perchè ci mette di fronte alle nostre fragilità, ci fa capire se siamo in grado di affrontarle e magari superarle e se siamo pronti ad andare avanti con un altro capitolo della nostra vita. Avere paura ci fa anche sentire vivi e mette a nudo la nostra anima, siamo essere umani, è normale avere paura di qualcosa, ma dobbiamo anche essere in grado di aggredirle queste incertezze per crescere e affrontare la vita, che al giorno d'oggi non è per nulla facile.

Sarò a Roma dal 21 al 23 maggio, l'aereo è già prenotato: non ho mai viaggiato da sola perchè avevo "paura", di cosa poi non lo so, forse di sentirmi sola o di non godermi il viaggio... ma ho deciso di partire lo stesso.

Da qualcosa si dovrà pur cominciare, anche da una sciocchezza come questa, no?


Un abbraccio
Buona notte
lalla

Anonimo ha detto...

"L'expérience du bonheur est une chose épouvantable. Elle apprend que la vie ne pèse pas." Jean Anouil.

C'est juste ça, petite Amelie aux os solides. C'est le bonheur qui fait peur.

Anche io resto basita quando penso ai fili sottili che uniscono le nostre strade. Mi piace pensare che siamo destinate ad incrociarci.
E anche tu, se dovessi aver bisogno di me, per la tua tesi, per la francia, per la tua tesi in francia, pour avoir des point de repere là où tu vas arriver, io ci sono. che sono ancora con un piede qui e con uno lì.

io sono miosotide@email.it.

e nel tuo blog ci passeggio passeggio. spesso non commento perchè leggerti mi lascia riempita. ma comincerò a sussurrare con costanza anche io.

KikiPetite ha detto...

@Kundala: niente cose tristi, ma vere. Quando l'amore ti accarezza facendoti sentire quel brivido dietro la schiena, siamo felici, ma poi quel brivido che sentivi si tramuta in pelle d'oca quando quello che c'era, non c'è più..ed allora quel brivido diventa "freddo dentro"..Lo so. Un abbraccio forte.

@Lalla: dal 21 al 23 maggio spero di essere qua insieme a tutti gli altri per darti il benvenuto! Ottima decisione inziare a viaggiare da soli..io lo feci per la prima volta a 15 anni e fu un'esperienza di cui ancora ricordo i passi..splendida. Un bacio grande.

@VerdeLu: "Quand je marche je marche, quand je chante je chante, je m'abandonne..".
Ci siamo capite, io e te.C'est le bonheur qui fait peur.

Posso chiederti una cosa? Va al caffè Mexico a p.zza Dante e bevi quel buon caffè per me.

Bello sapere che ci sarai quando avrò (perchè ne avrò!) bisogno di te ed altrettanto bello sapere che qui, tra le mie parole, ci sono le tue orme invisibili. Non importa la costanza se so che c'è comunque la tua presenza qui.

Un abbraccio sincero.