13 gennaio 2008

Coraggiose Mani.


La tua verità ha incontrato lo stupore del mio viso dodici lune fa. Da quell'istante il cursore ha continuato a lampeggiare instancabile davanti a me, mentre le mie dita non riuscivano a lasciarsi andare. Erano come immobilizzate dalla paura di non saper danzare a ritmo di musica, di non saper dimostrare quello che avevano bisogno e voglia di farti capire. Stasera si fanno forza queste sottili dita mie e la tastiera si lascia curare, sembra quasi ne abbia bisogno. Quello che mi ha colpita di questa foto sono le mani grandi e grosse di quest'uomo, le unghie sporche fin sotto la pelle, il lavoro che è scolpito su quelle mani. Queste dita tengono custodito qualcosa di così candido e puro, un batuffolo di pelo che trema e sogna. Quel piccolo animale si lascia prendere e stringere, calmo, tra quelle dita così apparentemente rozze ma così forti. Lui si fida, il suo cuore sicuramente avrà battuto forte, in quel momento d'abbandono. Come il tuo quando mi hai parlato di te, mi hai raccontato trattenendo il fiato, col cuore in gola e gli occhi fissi su quelle parole di cui ti stavi liberando, tutt'insieme, parole come zavorra di cui disfarti una volta per tutte.
Le mie mani invisibili hanno asciugato le tue lacrime, i miei occhi hanno compreso tutte le verità celate, hanno seguito la tua ombra lontana, discretamente, senza far rumore.
Dietro questo schermo, una vita, la tua. Nessuna domanda, nessuna pretesa, niente. Solo un nuovo anno che ti ha aperto la porta, mentre un altro ti ha voltato le spalle e si è allontanato mentre il sole d'autunno moriva lentamente all'orizzonte.
Tu non sei il coniglio. Il coniglio è la vita. Tu sei quell'uomo dalle mani grandi e forti. Un uomo capace di tenere in mano qualcosa di così fragile ed importante come la vita. Non aver paura di sentire il suo cuore che batte, che corre, che si ferma per tirare un sospiro perchè subito dopo riprenderà a battere più forte di prima.
Lascia che il coniglio abbia paura di te e non tu di lui. Accarezzalo, annusalo, guardalo crescere e saltellare da una parte all'altra. Chiedigli tutto quello che vuoi, addomesticalo, lascialo libero di andare, di giocare indisturbato, forse si perderà ma, poi, saprà ritrovare la strada per tornare tra le tue mani.
Non aver paura perchè la vita di ognuno di noi ci riserva qualcosa di inatteso, un sapore dolce o improvvisamente amaro, da sciogliere sulla lingua.
Nel momento dell'amaro lascia che chi ti ama ti offra una caramella di zucchero e sorrisi da assaporare tra le labbra, lasciati accarezzare in una notte di sciarpe fredde e sguardi silenziosi, lascia che il passato ti scivoli addosso come la pioggia su un bell'impermeabile.
E' difficile, lo so. Ma tu sei troppo attaccato a questa vita da lasciartela sfuggire dietro la buia paura.
Io lo so che ce la farai. Lo so. Ti guardo da qui, ti seguo da qui, silenziosa. Voglio vederlo crescere quel coniglio.

Coraggio, amico mio.

On air: "Ti scrivo" - Giovanni Allevi.
Foto: "Protect Me" - Mr. PioPio.

10 commenti:

Unknown ha detto...

bellina, spero di vederti presto, è un periodo un po' out...ma ci riprenderemo come sempre. Appunto,, necessario è, prenderla per le orecchie (del coniglio) questa vita!
baci e in bocca al lupo per gli esami;)

Anonimo ha detto...

che bella scoperta il tuo blog !!!

feau

Adynaton86 ha detto...

E' un magnifico inno alla vita, non avresti potuto scegliere un'immagine e parole migliori di quelle che campeggiano su questo schermo nero. Viva la vita! Anche se qualche volta siamo tutti un po' conigli, sono convinto che dentro di noi albeggia un ruggito forte come una pietra secolare. Credo che tu ce l'abbia, abbine cura sempre!
Un abbraccio
Ady

Demian ha detto...

Belle parole..Mi ricordano tante cose già vissute..
Non ho molto altro da dire. Solo, ora rileggerò queste righe, per sentirmi dire quelle parole, che in fondo, sono per chiunque le voglia. Anche per te stessa.
:)

Anonimo ha detto...

stupendo il tuo mondo..magico..

Lara ha detto...

Che tenerezza, cara Petite Kiki!

Aria ha detto...

E' l'augurio che ogniuno di noi vorrebbe sentirsi dire, coraggio..Delle grandi mani, sporche e intrise di emozioni, sono il racconto della nostra vita, spero di non aver più paura di accarezzare il mio piccolo coniglio.Grazie per le tue rassicuranti parole.. Un grandissimo abbraccio...

Faith ha detto...

Sei sempre così dolce e unica in ciò che racconti...

Come stai?

Ti abbraccio!

apepam ha detto...

Ecco.. poi certi post tolgono proprio le parole.
Ti stringo forte, sorellina.
Baci.. tanti.

Anonimo ha detto...

I tarocchi mi dicono che ho nella pancia "Gli innamorati".
Io sono l'innamorato per eccellenza, quello che mai si stanca di pensare che forse è possibile. Avevo perso la forza e la sto ritrovando. Ciò che ti ho detto ormai mi appartiene. Non è possibile riavvolgere il nastro e tornare indietro. Quel coniglietto, così fragile che è la vita, la mia, lo sto curando e accarezzando giorno dopo giorno.
Quel coniglietto ancora trema, ha ancora paura, ha paura che qualcuno possa ancora fargli del male. Quel coniglietto è stanco, ha voglia di riposare.
Le notti sono lunghe e non sempre facili. Ma si sta facendo forza, perchè ha trovato mani sicure in cui rifugiarsi.
Dodici lune sono bastate a farti partorire una metafora che non ha pari.
Mi sono specchiato in quella foto e mi sono visto.
Ho un cestino pieno di caramelle di zucchero, che nei momenti di bisogno assaporo caldamente e che mi rendono felice. Quel cestino è a tua disposizione. Sempre.
Grazie infinite.
K_