03 dicembre 2007

L'incanto.


Dicembre è entrato dalla porta. I negozianti, in bilico su scale precarie, iniziano ad adornare i loro negozi. Piccole luci colorate con le loro intermittenze scandiscono i minuti trascorsi a cercare parcheggio. Una polo blu gira e gira, come una trottola disperata intorno all'isolato. Una pioggia fina bacia i finestrini. Alzo lo sguardo a questo cielo domenicale che mi ha regalato emozioni, tutte da chiamare con diversi nomi. La mia vita in questi giorni.. Una biblioteca che ti avvolge con cento.ottanta.mila volumi antichi che profumano di scienza e tempo, un ragazzo dagli occhi teneri e profondi, dai gesti e premure d'altri tempi, nella cui vita sono caduta, così inaspettatamente; Santa Maria in Trastevere, aperta, di sabato, all'una di notte, mentre la gente suda dimendandosi in discoteca, vengo presa per mano da un amico greco che mi spiega, con una semplicità disarmante, le iscrizioni in greco del IV secolo. Ed è tutto così surreale. Si cena, tutti assieme. La tortilla de patatas di W., le polpette ed il rollé, le olive, i dolci alle mandorle, arrivati di corsa in pullman direttamente dalla Grecia, creati dalle mani di una madre lontana ma attenta. Si beve, si ride, si parla in un italiano così buffo, me compresa. Si gesticola per farsi capire, perchè Noi italiani, siamo bravi in questo. Una bella ragazza mi bussa al finestrino, sotto quel cielo domenicale. Ci stavamo aspettando. Sale in macchina, ci salutiamo come se ci conoscessimo da tempo. Forse è davvero così. Ci sono incontri che dovevano accadere, senza spazio e tempo prefissati sull'agenda. Incontri che - casuali - non sono mai. Le affinità come rotaie ci conducono alla stessa stazione. Al binario si aprono le braccia al coraggio di conoscere qualcosa che fino a poco prima s'ignorava e quello che si scopre sono le somiglianze anche nelle diversità apparenti. Gli accenti che scoprono il nome della terra a cui apparteniamo, i dialetti che colorano l'ambiente, il piccante e l'agrodolce, sapori delle proprie case. T'innamori, ti lasci affascinare, sgrani gli occhi quando ti rivelano qualcosa che ti sembra impossibile, accenni timidamente un passo di danza a suon di συρτάκι o di flamenco, fissando i passi che i piedi dell'altro, con sicurezza, compiono. Ci viene da ridere. Le nuvole, come su una giostra senza fine, si rincorrono su questo sfondo azzurro sporco.
Come nuvole ci siamo rincorsi, io e te. Ti ho ri-trovato, finalmente. Afferro il libro, la polvere viene spazzata via con un soffio di labbra. Lo accarezzo, lo stringo a me. Lo sento parte di me, di questa storia che di scrivere, ancora, ho voglia.

On air: "Due Tramonti" - L. Einaudi.

Foto di Capitainecroc.

10 commenti:

Unknown ha detto...

Kiki,tesorino mio...un sorriso x te leggendo le tue ultime parole.
Ti voglio bene
un bacio
Giusy

digito ergo sum ha detto...

Chissà perché, in certe occasioni, in certi momenti, ci vien sempre da ridere? Sono anni che me lo chiedo come, del resto, sono anni che non so darmi una risposta attendibile. Se non a tratti. Un abbraccio e grazie. Le parole fanno armonia. E te ne sei un esempio, le tue ne sono esempio.

KikiPetite ha detto...

@Giu: il bene che sento per te è profondo e sincero. Grazie per far parte della storia.

@DES: la vita è così imprevedibile. Un giorno si annegano lacrime in un cappuccino, in qualche aereoporto, ed il giorno dopo si è pronti a tornare da dove si è partiti, anche a piedi.
Grazie a te, perchè quando leggo di te, le tue storie mi lasciano sempre una luna sotto il naso. Un abbraccio da Roma..vicino e lontano.

Demian ha detto...

Anche io ho sorriso, leggendo del libro, e della polvere, che non c'è più. Sarà la faccetta ammiccante di Amèlie, ma ti sento vicina, anche se non ti ho mai visto (sarà anche che a volte le tue parole sono le mie).
Comunque, forse è proprio dicembre che ci mette addosso questa serenità. Non vedevo l'ora che arrivasse.

:)
un abbraccio,
D.

Anonimo ha detto...

Bonjour, petit Kiki..
..anch'io son finita in questo spazio ricco di emozioni per caso.. anche se entrambe sappiamo che nulla capita davvero per caso.. ;p Ho seguito la curiosità di Amelie che poco conosco ma che credo un po' mi somigli.. quello sguardo che penetra e vede oltre, altro.. Mi piacerebbe entrare in contatto con te, conoscerti pian piano un po' di più.. perchè c'è qualcosa in cui mi ritrovo.. il mio space è altrove.. te lo lascio, se ci vuoi dare una sbirciatina a me fa solo piacere! http://lilywhitedgl.spaces.live.com/ Spero di sentirti presto, nell'attesa sbircio un po' anch'io.. ;)
Buon pomeriggio..
il@

I fiori nella vasca ha detto...

Mia piccola Kiki hai ritrovato il tuo libro?
Oggi ho fatto l'esame ed è andata benissimo!!!
ma ti racconterò...:)
Caffè caffèèèèèèèè con le zollette di zucchero...:)

Anonimo ha detto...

Qualche settima fa mi sono imbattuto casualmente in questo blog intento com'ero alla ricerca del testo di un brano tratto dal film "les choristes". Ho scoperto, così, di condividere con te qualche cosina e, pertanto, da allora passo spesso silenzioso osservando ciò che le tue mani stigmatizzano in questo spazio ispirate da un cuore che sa volar leggero...
Solo perchè tu lo sapessi...

DRESSEL ha detto...

che bello...dove era finito il tuo libro? dimmelo, perchè magari stava proprio nello stesso posto dove è finito il mio...

Anonimo ha detto...

qui ci son finita perchè t'ho intravista spesso dalla pam e marvos. beh...quello che respiro è tanta delicatezza. e quello che sento è uno struggente einaudi che puntualmente sa arrivar dritto dove deve arrivare. un po' come le tue parole.
"Forse è davvero così. Ci sono incontri che dovevano accadere, senza spazio e tempo prefissati sull'agenda. Incontri che - casuali - non sono mai. Le affinità come rotaie ci conducono alla stessa stazione. Al binario si aprono le braccia al coraggio di conoscere qualcosa che fino a poco prima s'ignorava e quello che si scopre sono le somiglianze anche nelle diversità apparenti."
..
ciao kiki!

KikiPetite ha detto...

@Demian: ho impiegato qualche giorno per rispondervi. Sono stati giorni molto frenetici, talmente ricchi di azioni, parole e sensazioni che ho dovuto prendere fiato per riuscire a scrivere. Grazie per sorridere con me, per me. Anch'io, in ciò che scrivi, ti sento vicino. Un abbraccio, sincero.

@Il@: benvenuta qui. Verrò a leggere di te appena il tempo me lo concede. Grazie d'esser passata. Ti aspetto, qui. ;)

@Rain: ..tesoromio, stasera, avrei bisogno di un vagone di zollette di zucchero da spargere sul cuore malato.. :(

@Cloud: quel film è, come il FMdA, una parte di me. Quella storia così tenera di Pepinot..mi ha commosso più di una volta..e la colonna sonora? Tutto il film è una poesia recitata da voci di bambini. Sono felice di sapere che ci sei, anche silenziosamente..

@Dressel: ..vorrei essere in grado di sapertelo dire..ma stasera non ho le parole, mi hanno nascosto la mappa del cuore, non so più dove sia il libro..l'amore è alle volte una sofferenza che non si può descrivere a parole..

@S1lvia: ..so chi sei. Più di una volta i nostri commenti si sono incrociati su altre pagine. Un pò t'aspettavo, sai? Sono passata due o tre volte da te, ma mi sono sentita un pò "estranea". Ora che hai fatto tu il primo passo, entrerò dalla porta, bussando delicatamente. Ciao Silvia e.. benvenuta da me.