Sei belva con denti affilati ed occhi scuri nei quali non riesco a leggere. Temo il tuo volto. La tua maschera ha i tratti di gente comune, persone che conosciamo, le cui vite incrociamo troppo spesso. Persone educate, con cui sorseggiamo il caffè al bar, con cui commentiamo il giornale appendendo alle nostre labbra frasi di circostanza e anestetici sorrisi. Sei un mostro che deturpa la nostra società, che tutto divora. Sei qua, Ignoranza. I miei occhi ti vedono, le mie orecchie ti ascoltano, le mie mani ti toccano, le mie gambe ti raggiungono. Ti scovo. Divento guerriera spartana, provo a combatterti senza paura. Le mie parole sono le mie armi e a proteggermi dai tuoi colpi è pronto il mio scudo d'argento. Lo scudo è pesante - a volte troppo - fatico a sollevarlo mentre tu mi sferri i colpi. Mi hai seguita per azzannarmi al collo, mentre camminavo, ignara, sulla mia via. Riesco a schivarti, comincio a scappare, senza voltarmi. Non voglio incrociare il tuo sguardo. Respiro affannosamente, divorando cubi d'aria che rigetto con tanta rabbia. Il freddo arriva dalla pelle al cuore. L'immagine che si riflette negli occhi mi fa tremare. L’Ignoranza ha molti abiti, l’indossa col sorgere del sole e fino a notte alta non fa che mostrarli. Quest’orribile mostro lo incontro, tutti i giorni, portato al guinzaglio dall’Indifferenza che balla in punta di piedi, sotto ponti dimenticati e baracche che puzzano di piscio di cani e dei loro padroni, esseri senza nome. Nei locali alla moda s’incontra l’Ipocrisia, che ha sempre la cravatta nera, il Potere, che nasce e cresce tra le mani di chi si scambia regali e bottiglie di champagne. La Violenza, sempre vestita di rosso e nero, che - come una bella donna - si lascia accarezzare e poi t'infilza con le sue unghie smaltate. Non manca nemmeno lei. La Paura. Anziana signora che ti annusa, segue le tue tracce, con passo felpato s'avvicina, chiude gli occhi mentre ti annusa i capelli e si ciba dei tuoi sogni. S'insinua sotto pelle come pulce invisibile e quando ne prendi coscienza è già troppo tardi. Fa parte di te. E' neo invisibile sulla tua pelle. Infine, l'ultimo dio. Il dio Danaro. Il più amato. Per lui si è pronti a vendere l’anima al diavolo. Lo vedo in quella casa lussuosa. Scende le scale, con i capelli tirati indietro, scuri. Elegante nel suo completo grigio, le scarpe tirate a lucido. Si ferma su quel gradino e ci guarda dall'alto in basso con quello sguardo che significa "tu sei già mio ma io voglio di più". Tu abbassi la testa, ti guardi le mani e non ti riconosci più. Ti copri il viso con le mani. Alzi lo sguardo verso quegli dèi maledetti che banchettano. L'ignoranza, l’Indifferenza, l'Ipocrisia, il Potere, la Violenza, la Paura. Sorseggiano vino rosso d'annata, lascive, si strusciano l'una sull'altra. Formano una piramide di corpi su quei gradini. Tu ti senti piccolo, laggiù in basso. In fondo. A tutto. Guardi intorno a te, fuori da te, dentro di te. Cerchi, roteando gli occhi, un punto di luce, qualsiasi esso sia. Lo cerchi e non lo scorgi. Continui a respirare e a correre. L'aria si fa pesante, le gambe tremano, il cuore ti urla nel petto. Le lacrime, cadendo, si gelano. La tua pelle è piena di nei. Vorresti strapparla via, morderla e farla a brandelli pur di non vedere quei punti costellare la tua identità. Un senso d'inadeguatezza ti strattona ma tu ti ribelli. Ed urli e scalci e sferri pugni in aria, combatti contro qualcosa che è più grande di te, a mani nude. Lo scudo d'argento è troppo pesante. Loro sono ancora là. Svestite, truccate, si baciano e continuano l'orgia dei sensi, le loro risa risuonano nella sala. Stanno asservendo sempre più gente ai loro piedi. Gente che domani indosserà gli abiti dell’Ignoranza, dell’Indifferenza, dell’Ipocrisia, della Violenza, del Potere e sul viso, come in un ballo in maschera, maschere.
On air: "Requiem for a Dream" - Clint Mansell.
On air: "Requiem for a Dream" - Clint Mansell.
10 commenti:
bellissimo post, come sempre. questa è una nota comica che mal si adatta a tutto questo, comunque una volta sull'autobus ho ascoltato il discorso di due vecchiette. una diceva all'altra:"è proprio vero, mia cara, la legge non ammette ignoranzità"...
Non so se l'ignoranza sia il peggiore tra questi mali. So per certo che é quella che fa più male di tutti. Non ho mai sofferto tanto come in questi ultimi anni, a causa dell'ignoranza...unita alla cattiveria più pura! Mix micidiale...
Al solito: gran bel post.
Baci Kiki!
Uauh. Tutta questa, mi sa, non è ignoranza. Al contrario, è cultura. Una cultura nella quale non mi riconosco. Sono un uomo, come tale fallibile. Ringrazio Dio, però, di non avermi esentato dai difetti (nei) e, nello stesso tempo, di non avermi dotato di simili cellule. Grazie dello splendido post.
Cara Petite Kiki, come sempre non hai bisogno di commenti, ma di ringraziamenti per quello che scrivi e che va dritto al cuore.
Ciao, un abbraccio!
...non è mia abitudine lasciare commenti ipocriti e compiacenti e così regolarmente glisso e vado avanti. Ma qui la parola non ha misura e il pensiero lievita.
Dire che questo tuo scrivere è straordinario, non è certo ipocrisia ma legittimo, ammirato riconoscimento...
Gautier
L'ignoranza è killer dei buoni sentimenti.Cara Kiki,il mostro l'hai già smasherato,mi spiace che tu l'abbia incontrato troppo presto...Non vi sara' maschera di diamanti che potra' abbagliarti e ingannarti poichè tutto hai compreso .Accanto a te,finchè lo vorrai,una persona,molto ma molto paziente.Per sempre.Penelope.
L'ignoranza, l'ipocrisia, l'indifferenza. Le cose che più odio.
Andiamo avanti, piccola kiki, e cerchiamo di resistere. Non è facile, non è indolore. Ma noi dobbiamo essere più forti. Dell'ignoranza, dell'ipocrisia, dell'indifferenza.
Si è sempre in battaglia quando si è vivi, cara kiki..
L'ignoranza genera mostri diceva qualcuno. E quei demoni poi si moltiplicano in mille e piu' forme.
Tieni sempre a cuore il tuo scudo d'argento.
Ti abbraccio tanto, sorellina*
Si potessero sconfiggere indosserei elmi di zucchero a vele, spade di liquirizia...per mostrare quanto bene si puoì generare, evitando di farci attraversare dalle persone senza farci toccare.
ti abbraccio e ti dico..."brava per le parole che scivolano via e lasciano qualcosa di nuovo dentro!"
Ci vediamoooooo????:)
In ritardo, ma come si dice.. meglio tardi che mai.
@Dressel: ..le note comiche fanno bene alla bocca che così non dimentica come si sorride! ;*
@Daron: caro mio, sì. Mix micidiale. Ho scritto questo post una mattina di pioggia battente e tristezza d'animo che non immagini.. ma questo mix può essere sconfitto. Cibiamoci di cultura, qualsiasi forma essa abbia. Un abbraccio.
@Digito Ergo Sum: innanzitutto, ben arrivato qui. Sempre bello incrociare nuove parole. Non so se è cultura. Quello che so è che non voglio avere quel "neo", il "neo della paura" sulla mia pelle. Non voglio che la paura offuschi i miei pensieri, impedendomi di guardare innanzi a me. Torna quando vuoi su questo sfondo scuro, sei il benvenuto.
@DamaVerde: caradm, bello ritrovare un tuo commento. Grazie, col cuore!Ricambio con affetto quell'abbraccio.
@Gautier: ..senza nulla togliere agli altri, questo è il commento che mi ha lasciato più stupita. Perchè so che non commenti facilmente gli altri blogs. Allora, una sola-semplice-sentita parola: G R A Z I E.
@Penelope: ..ricordi come combattevano gli spartani?Si difendevano l'un l'altro con gli scudi, dagli attacchi esterni e dalle frecce che piovevano dal cielo. Conosco il tuo scudo, tu conosci il mio. Resta al mio fianco e difendiamoci dall'ignoranza, dall'indifferenza, dalla cattiveria.. insieme. Il mio scudo sarà pronto a proteggerti e a curarti. Per sempre.
@Faith: ..noi siamo più forti. Noi siamo. Noi possiamo tutto quello che vogliamo. Tutt'insieme. Restiamo uniti e combattiamo! Ti abbraccio, tesoro.
@Ape: ..credo fosse Platone. Il mio scudo d'argento è sempre là pronto a difendermi e a difendere le persone che amo. Basta saper riconoscere i visi dietro quelle maschere. T'abbraccio e ti tengo stretta sorellinamia.
@Rain: .."spade di liquirizia". Bella quest'immagine. Combattiamo con spade di liquirizia e bombe..al cioccolato?!No, a parte gli scherzi, ho capito cosa volevi dire. Sei tu che mi sfiori sempre con le parole e mi lasci un brivido addosso. La settimana prox c vediamo..promis.
Posta un commento