04 marzo 2008

Paradoxe.


Davanti agli occhi i rituali di una volta. Si appende al viso quella tristezza che non incontra la serenità, anche se fuori da qui ci sono così tanti motivi per essere sorridente.
E' inevitabile farsi male, ascoltando quella canzone che lui faceva suonare mentre tu ti vestivi. Quella musica che ti faceva chiudere gli occhi, ondeggiare la testa da una parte all'altra, accennare con le labbra le parole di quella canzone in una lingua sconosciuta, ridere muovendo i fianchi, con quella sensualità inconsapevole.
Quei dodici minuti diventano un tempo infinito che si scioglie tra righe piene d'amore. Non c'è rabbia, non c'è odio. C'è solo la razionalità che prende il posto dell'amore giovane, troppo giovane. Quella razionalità che tira il freno a mano sul cuore, su questo sentimento che nazione non ha. I vocabolari, oggi, li tengo chiusi, sotto la scrivania.
Ci sono ancora tante parole della tua lingua che la mia bocca non sa pronunciare, la mia memoria sembra un contenitore vuoto. Eppure, credo di non aver più bisogno di sfogliare pagine tradotte nel mio alfabeto. Le mie parole si compongono senza difficoltà, come tanti numeri messi in fila, uno, due, tre.. tutto è così naturale, doloroso nella sua naturalezza.
La nostra vita è un "paradoxe": quello di amarsi, senza poter vivere insieme.
Accetto queste parole, come fossero un regalo. Le accolgo negli occhi, scivolano ripide sulla lingua, le accarezzo tra le dita e poi le ingoio. Cerco di amarle queste parole, che formano il tuo viso.
Le foto hanno odore e voce. Tutto è immobile. Il tempo, dicono, risolve le cose. Ma non è ciò che voglio! Non voglio che il tempo sbiadisca i tratti del tuo viso, l'imperfezione del tuo naso insolente, la dolcezza della tua voce, il profumo del tuo collo a prima mattina. Non voglio che il tempo mi porti via tutto questo!.
Desidero che il tempo mi culli nell'attesa della ripresa, che mi faccia apprezzare ciò che mi circonda, ma mai e poi mai vorrei che mi portasse lontana dal tuo ricordo. Quest'amore è stato un dono che porto addosso, come un gioiello d'altri tempi.

E come un dono abbraccio le parole di un'Amica che, tempo fa, in una mattina qualsiasi d'agosto, fece librare in volo i suoi pensieri affinchè il mio cuore si sentisse meno solo:

[..resto zitta di fronte a quanto è stato, ma non posso certo pretendere che il mio cuore da un giorno all'altro assorba l'urto. non posso comandargli nulla, come non gli ho comandato certo, a suo tempo, di desiderarti.
il rituale dell'allontanamento richiede un pò di tempo. ci vuole spazio per lo spostamento fisico, perseveranza nel mantenere adeguate distanze mentali. ed è questo che meno accetto: il modo, la coreografia del distacco.
oggi sono uscita a comprarmi una maglia, tutta gialla.
lunedì prendo le forbici e taglio i capelli.
ogni mattina mi sveglio e guardo dalla finestra mentre il caffé sbrodola fuori dalla macchinetta. poi accendo la radio, e appoggio la testa al gomito.
se proprio mi viene voglia di piangere, lo faccio...].


Sono stata spugna, ombrello, guanto, roccia, specchio.
Oggi vorrei essere piuma. leggera. bianca, quasi trasparente. scrivere di questo a m o r e.

On air: "Forrest Gump O.S.T.".

Foto di Moumine.

11 commenti:

Faith ha detto...

Non vuoi che il tempo ti porti via i tuoi ricordi...e hai ragione!
Ma forse quella frase non vuol dire questo. Il tempo risolve le cose...per quanto ho potuto imparare nella mia vita, vuol dire che magicamente a un certo punto ricordi solo le cose belle. Non ho dimenticato nessuna delle persone che ho perso durante gli anni...ricordo tutto, con malinconia ma con immenso piacere. Ricordo una certa persona con cui ho condiviso una lunga fetta della mia vita, la prima vera amica che io abbia mai avuto, forse quella che più ho sofferto nel perdere. Ma la vita vuole che oggi io sia qui, e lei lì, ci dividiamo entrambe tra due città, e in ognuna di queste, ironia della sorte, viviamo a poche decine di metri di distanza. Eppure non c'incontriamo da mesi.
A volte ci penso con dispiacere, a volte con rabbia...ma la maggior parte delle volte ricordo ogni pomeriggio felice, ogni risata, ogni confidenza, tutto. E per quanto abbia sofferto, averlo vissuto mi ha resa migliore.
Il tempo risolverà le cose, ma non ti priverà del tuo gioiello d'altri tempi. Non lo farà, perchè tu non glielo permetterai. Salverai il buono, ne trarrai tutto ciò che di positivo puoi trarne, quando sarai pronta, senza fretta. E il brutto scivolerà in un angolo, ogni tanto farà un pò male, ma ce la farai.
Nel frattempo...ti abbraccio forte...

Fede

Anonimo ha detto...

i ricordi non sbiadiscono kiki. nè con la pioggia nè con le lacrime. sono fotografie i cui colori restano inspiegabilmente e quasi miracolosamente intatti, anche a distanza di anni.
si dice che il tempo sia guaritore, ed effettivamente lo è...ma niente va via...e tutto resta..tutto quello che è stato veramente Importante, sempre rimarrà.
bello il post, belle le parole scritte in bianco sul nero.
scivi,scrivi..senza esitare :)

Adynaton86 ha detto...

Le tue parole dimostrano che su di te, quel gioiello di antica memoria, può continuare a brillare. Senza fare male, come quegli orecchini troppo pesanti, o come quelle collane dai ganci graffianti.
L'amore è proprio come i gioielli: si indossano, si mettono in mostra, li si ripone in un cofanetto, li si dimentica, alcuni non li si scorda mai. Ma qualcuno lascia sempre su di noi il suo brillio fugace, e siamo tutti, sempre un po' di più, diamanti.
Come te.
Un abbraccio scintillante, e coraggio: le nuvole prima o poi diventano pioggia e vanno via, lontano, lontano...
Ady

Unknown ha detto...

...già, le nuvole diventano pioggia e vanno via lontane...e il dolore si scioglie in lacrime e ogni giorno che passa il groppo si fa meno soffocante...penso sia questo il senso del tempo...il tempo è meraviglioso, perché si porterà via la sofferenza, lasciandoti i ricordi che vale la pena tenersi stretti. Non avercene se ti occupo un po' di spazio, ma in passati forse simili al tuo presente, ho trovato confortante canzoni e testi come questi:

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita

non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

Un abbraccio

KikiPetite ha detto...

@Todos: vorrei avere parole belle quanto le vostre, ma in questo momento non le ho. Prendo le vostre, allora. e le uso come un ombrello, in questo giorno di pioggia e pensieri malinconici. Un abbraccio, ad ognuno di voi.

Lara ha detto...

Buon 8 marzo, cara Petite Kiki

Anonimo ha detto...

manchi.. scrivi benissimo.. sul mio blog un omaggio alla femminilità..
roberto

Anonimo ha detto...

Come sempre passo silenzioso dal tuo space e ti osservo....leggere i tuoi pensieri, gioiosi o tristi che siano, non è una esperienza che lascia indifferenti. Mia cara, trovo che nella nostalgia, in questa straordinaria sensazione, si celino luci e ombre, ma tanta, tanta dolcezza in fondo, il perdurare di un attimo eterno come quello che hai vissuto tu e chi ti scrive adesso....
Un abbraccio sincero

Il viaggiatore silenzioso

digito ergo sum ha detto...

Sempre più convinto che nella vita, quanto accade, ti ha semplicemente trovato. Noi siamo i catalizzatori di tutto ciò che ci accade. Grosse antenne che ricevono i segnali emessi dall'universo. Questo è quanto. E se non ci piace, basta cambiare frequenza. Basta...

Qualmion ha detto...

Scrivere su un blog è una cosa molto personale.
Leggervi senza essere inviato, sa quasi di intromissione.
Amélie, te ne chiedo scusa, ma mi sono imbattuto nei tuoi scritti quasi per caso, con un po' di pudore ho dapprima sbirciato, letto ed infine divorato quello che avevi scritto.
Purtroppo (per me) vi sono incappato in un periodo un po' ... grigio della mia esistenza, credo che possa sapere quegli stati d'animo assolutamente giù, e vi ho trovato le parole che stavo cercando, scritte nel modo che no avrei mai saputo fare, in una specie di ... sintonia.
Non te la prendere se qualche tuo spunto l'ho preso in prestito, senz'altro non te ne nuocerà.
Spero tanto, ora che ho trovato il tuo blog, di potervi leggere tanta felicità.

KikiPetite ha detto...

@DamaVerde: auguri, anche se in ritardo, alla donna e mamma che sei. Un abbraccio, stretto stretto!

@Roberto: ..chiedo venia per l'assenza. Mesi duri questi..grazie del passaggio. Anche tu sei mancato qui da me..ora corro da te!

@Cloud: .. anche i tuoi commenti non lasciano indifferenti, credimi. Grazie per questi passi silenziosi..quando si fanno sentire, sono come carezze. Per te un sorriso di mezzanotte.

@DES: ..e tu capisci sempre tutto. Silenziosamente ti guardo. Ti abbraccio. Da qui. Da lì. E punto. E basta.

@Qualmion: queste tue parole inaspettate, le mie parole sul tuo blog molto inaspettate, m'hanno lasciato un sorriso sulle labbra ed uno sguardo sereno. Per questo, grazie. Come ho scritto sul tuo post.. che la felicità incontri il nostro cammino!