La strada è un lago. Voglio comprare un paio di stivali di plastica, a quadretti bianchi e neri. Come il mio umore, umido, bagnato di saliva e lacrime. Le unghie ciliegia colorano i miei pensieri. La voglia di ballare, di toccare il tuo collo, di sentirti sudato, le tue dita tra le mie. La gente intorno non esiste, non ora.
Mi connetto, ti connetti.
Sei in equilibrio sulla mia stessa onda, ora? Sotto la stessa pioggia. Un messaggio vola dalle mie mani, fugace, pieno di sentimenti contrastanti. Un bacio galeotto, forse. La tua confusione, la mia confusione. Mi perdi, io torno. Ti perdo, tu torni. La mia mente è alla stazione. Il treno è fermo, aspetta ancora.
Quando sentiremo il fischio, saltiamo su. Altrimenti, sarà troppo tardi.
La consapevolezza che succede "una sola volta nella vita".
La vita, come un metrò. Si aprono le porte, tu sali. La gente spintona, legge il giornale, luce al neon, sedili arancioni, occhiali scuri, emmeppi3 nelle orecchie, volti stranieri, lingue uguali. Ti guardi intorno, l'umanità ti penetra nei pori della pelle. Mangi sorrisi e volti incazzati. Le parole le leggi nelle pupille, non c'è bisogno di suoni.
Raccontami di te, ancora. Guardami dritto negli occhi e dimmi: "would you like to dance with me?".
On air: "Parisien du nord" - Cheb Mami avec K- Mel.
Foto: "Perhaps" di Moumine.
Mi connetto, ti connetti.
Sei in equilibrio sulla mia stessa onda, ora? Sotto la stessa pioggia. Un messaggio vola dalle mie mani, fugace, pieno di sentimenti contrastanti. Un bacio galeotto, forse. La tua confusione, la mia confusione. Mi perdi, io torno. Ti perdo, tu torni. La mia mente è alla stazione. Il treno è fermo, aspetta ancora.
Quando sentiremo il fischio, saltiamo su. Altrimenti, sarà troppo tardi.
La consapevolezza che succede "una sola volta nella vita".
La vita, come un metrò. Si aprono le porte, tu sali. La gente spintona, legge il giornale, luce al neon, sedili arancioni, occhiali scuri, emmeppi3 nelle orecchie, volti stranieri, lingue uguali. Ti guardi intorno, l'umanità ti penetra nei pori della pelle. Mangi sorrisi e volti incazzati. Le parole le leggi nelle pupille, non c'è bisogno di suoni.
Raccontami di te, ancora. Guardami dritto negli occhi e dimmi: "would you like to dance with me?".
On air: "Parisien du nord" - Cheb Mami avec K- Mel.
Foto: "Perhaps" di Moumine.
8 commenti:
Cara Kiki è difficile girare le spalle al passato, ed è ancora più difficile capire come sia possibile essere sempre pronti a mettere tutti noi stessi nelle storie impossibili...
Un abbraccio funambola
e mi si stringe il cuore..
vivi tutto, petite.
vivi anche questo momento, fino in fondo.
Nulla si perde, e dell'amore si respira ogni emozione, chè il tempo non esiste in quel luogo.
Ti stringo.
Anche quando il tuo mondo è in bianco e nero, tu scrivi a colori :)
@Ganassa: il problema è quando il passato ti cammina davanti agli occhi..non c'è niente di "impossibile" quando una cosa la si vuole davvero..la funambola è passata ai "paradisi artificiali"..(non nel senso che mi drogo, intendiamoci!!). Abbracciamoci, anche a 800 km di distance.
@Ape: avrei proprio voglia di perdermi tra le tue parole e negl'occhi tuoi. Che ne dici di Renoir?! Mi sciolgo in quella stretta..
@Baol: questo è il più bel complimento che tu potessi farmi.
E' doloroso metabolizzare il distacco. Una parte di te lentamente muore. Dobbiamo vivere questi momenti (e con questo intendo sentire il dolore senza ignorarlo) come una necessaria occasione di crescita e rinnovamento. Rinnovarsi è complicato e doloroso, ma non è mai una inutile perdita di tempo.
Anch'io ci stavo pensando sai..
però non volevo essere invasiva.
:*
@Goldmund: ..sei saggio, lo sai?! ;)
Comprendo ogni cosa che mi dici. E ne faccio tesoro. Cambierò pelle. Accadrà, forse già sta avvenendo il mutamento. Ed è così strano.. un abbraccio, sincero.
@Ape: ed invadimiiiii! :**
:-)))))))))))))))))
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