31 gennaio 2008

Attends-moi.


Il cielo è grigio stamattina, il corvo è venuto a darmi il buongiorno mentre i frutti rossi, lentamente, si scioglievano nell'acqua calda ed il cioccolato denso s'è attaccato ai polpastrelli e la piccola felce vuole essere dissetata.
Mi guardo attorno, stamattina, con gli occhi ancora truccati e le labbra secche. Mi rendo conto di quanto io sia presente qui, in ogni cosa che tocco o che guardo.
Tutto mi parla di me, di te.
Un "me" ed un "te" che si fondono per diventare una cosa sola, un "noi" a tutto tondo, un "noi" tutto pieno, coi suoi chiaroscuri, le sue ombre cinesi e le luci di trastevere d'inverno.
Questo noi che parla tre lingue diverse e che a volte non si fa capire e poi, d'improvviso, con un solo gesto o uno sguardo rende tutto più' chiaro, comprensibile.
Ed il poco che mi sembra tanto ed il tanto - che a volte vorrei - parte per un lungo viaggio ed incontra le persone che non s'accontentano mai.
Al di là delle tende rosse, gli alberi sono pazienti. Aspettano la primavera quelle foglie marroni e gialle. Proprio come me. Saro' albero in questi mesi di freddo e guanti di pelle. Ti lascero' col freddo e ti ritroverò' con la pelle baciata da un timido sole di primavera. Le mie foglie saranno verdi ed i primi fiori sbocceranno tra le mie mani.
Aspettami.


Foto: "et je reve encore" - Moumine.

4 commenti:

apepam ha detto...

sorrido..
son giorni che ti voglio scrivere, ed ogni volta accade qualcosa che mi porta lontana dalla tastiera.
Poi vengo qui, e sembra di vederti..
Un abbraccio sorellina*

Unknown ha detto...

:-))...Un sorriso piccola Kiki.
A presto!
Ti abbraccio,
Giusy.

Unknown ha detto...

bellina!
ti aspetto al ritorno, chissà quante cose avrai da raccontarmi...
un bacino
manu

Lara ha detto...

Un sorriso anche da me, Petite Kiki.