Il tuo sguardo non si posa su questo buio chissà da quanto tempo. Non conosce tempo il mio orologio da quando le tue parole si sono chiuse, da quando mi è impossibile disegnare la mia pelle sulla tua pelle. La tua sigaretta non fa più fumo, il rosso è diventato cenere. Le insegne luminose al neon non si specchiano più sull'asfalto di pioggia, eppure sento ancora il contatto dei tuoi polpastrelli sul collo.
Respiro i tuoi silenzi, mangio la tua paura a piccoli morsi, perchè è troppo amara. Su quell'albero non so salire. Non arrivo in cima. Sono "petite", io. Salto e salto ma non arrivo ad afferrare le ciliegie su quel ramo. Lanciami una ciliegia, ti prego, affinchè io possa morderne un lato, gustarne il sapore e mantere quella piccola metà, intatta, per un momento d'amarezza del cuore. Mi siedo sotto il tuo albero, alto e forte. Rimango con il mento sospeso in aria a guardare gli aerei che, leggeri, volteggiano in questo cielo aperto a tutte le traiettorie. Vedo i tuoi piedi dondolare, mi mordo il labbro. Voglio salire anch'io. Voglio mangiare quelle ciliege e sporcarmi il lato della bocca con quella polpa rossa. Ingoiare anche i noccioli, se necessario. Guardami. Io sono qua, sotto questi rami. Sto aspettando anche solo una ciliegia. Anche solo una.
On air: "Palace" - Mano Solo.
Foto di CapitaineCroc.
Respiro i tuoi silenzi, mangio la tua paura a piccoli morsi, perchè è troppo amara. Su quell'albero non so salire. Non arrivo in cima. Sono "petite", io. Salto e salto ma non arrivo ad afferrare le ciliegie su quel ramo. Lanciami una ciliegia, ti prego, affinchè io possa morderne un lato, gustarne il sapore e mantere quella piccola metà, intatta, per un momento d'amarezza del cuore. Mi siedo sotto il tuo albero, alto e forte. Rimango con il mento sospeso in aria a guardare gli aerei che, leggeri, volteggiano in questo cielo aperto a tutte le traiettorie. Vedo i tuoi piedi dondolare, mi mordo il labbro. Voglio salire anch'io. Voglio mangiare quelle ciliege e sporcarmi il lato della bocca con quella polpa rossa. Ingoiare anche i noccioli, se necessario. Guardami. Io sono qua, sotto questi rami. Sto aspettando anche solo una ciliegia. Anche solo una.
On air: "Palace" - Mano Solo.
Foto di CapitaineCroc.
13 commenti:
attendiamo fiduciose che arrivi qualcun'altro a lanciarci quelle ciliege. Un abbraccio!
Occhio che, a volte, i frutti migliori sono sempre più vicini di quanto non immaginiamo...
E considerato il tempo trascorso, posso dire che il frutto era ancora molto dolce...
http://adynaton86.blogspot.com/2006_11_01_archive.html
Ricorda solo che le ciliege puoi continuare a chiederle; bada però a non elemosinarle.
Un abbraccio forte
Ady
Ma di chi parli? Di Dio, di tuo nonno, di un uomo? No, perché le ciliegie son tutte diverse.
Per riallacciarmi a quanto dici nel tuo post precedente (ma che si adegua anche a questo)... le ciliegie (le passioni) ti trasportano e si fanno trasportare. Ma c'è una bella differenza perché, in fondo, non c'è differenza. Così, anche la legge sullo stupro non ha cuore, perché ci si aspetta che chi la applica ci metta il suo? Oppure, anche in questo caso, è una ciliegia lanciata così... e poco importa chi la prende?
Ascoltami: è il tuo modo di scrivere che è degno di un inchino. E fatto in ginocchio.
Si concordo...il tuo modo di scrivere è degno di inchino!!!
ANKE IO SN D'ACCORDO...
Beh non l'ho detto perché mi pareva scontato, il tuo talento :)
Eheh
Baciotti ;)
ciao Kiki...vedo che continui a raccogliere consensi...
io invece sono qui x altro...per dirti che ci sono anche se manco da un po...per dirti che a volte parole semplici come quelle che mi hai lasciato sul blog qualche giorno fa possono riempire giornate un pò vuote.
ti abbraccio cara kiki,spero di rivederti presto!
..una ciliegia.. anche una sola.. e poi un'altra, e un'altra ancora.. non basta.. questa fame non si placa.. è un desiderio che non si placa.. un'ansia che non conosce pace.. se non per un istante.. e poi di nuovo arde.. si spinge sempre più in alto.. cerca di afferrare ma non ci arriva.. fiamme sempre più alte.. ma il fuoco divora dentro.. e non riesce a scaldare questo gelo.. sete di lui.. l'arsura mi divora.. crea spaccature.. una goccia sola.. basterebbe per far germogliare ancora la speranza.. e poi..?.....
Scusami, oggi sono un po' così.. sottosopra.. sarà il ciclo... ;p Buona giornata, stella.. :)
Se le ciliege non arrivano da quello...cerca un altro albero...non pregare troppo qualcosa perchè poi te la fanno pagare carissima.
Un bacio :*
mi ricorda una poesia di beatrice niccolai.e ti penso un po' confusa...
ti bacio fabri
Anche a me e' venuta in mente Beatrice :-)
Ciao petite, riemergo un po'. Come stai?
io ho a che fare con le castagne in questi giorni..
1bacetto*
piccola che fai?studiii???:)
Sono "tornato", sul blog.
E con una nuova iniziativa....
Se ti va dai un'occhiata e se ti piace: partecipa!!!
www.kundala_.ilcannocchiale.it
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