..mi emoziono, quando ascolto la voce di questa ragazza e le note del pianoforte di Tiersen che incalzano incapaci di farti riprendere fiato. Ed allora vengo rapita da una voglia irrefrenabile di togliermi le scarpe, di sentire il parquet sotto la pelle dei piedi e di inziare a volteggiare per la stanza, a ritmo di musica.
Sono giorni che non scrivo. Rimango in silenzio, a pensare.
Il freddo sembra non arrivare. Quello vero, quello che ti spacca le labbra, quello che ti fa riparare dietro un cappello dai mille colori, quello che penetra anche i guanti nuovi.
Ma il problema non è il freddo che c'è fuori. E' il freddo che c'è dentro, quello che senti dentro quando tutto, fuori, è come tu non vorresti che fosse.
Mi aggiro per casa oggi, cercandomi tra le stanze. Perdo tempo. Perdo t-e-m-p-o. Eppure, dopo tutto, in questa condizione un pò da "purgatorio di indecisione" mi sento a mio agio. Aspetto.
E' come se fossi un pò ipnotizzata, come se dovessi svegliarmi all'improvviso.
Sto aspettando di...partire. Per ritrovare quella Me che Qui non c'è quasi mai.
Quella me sotto le coperte, al caldo, quella che si brucia sempre le labbra assaggiando il sugo, quella che si lecca le dita se le è rimasta un pò di cioccolata attaccata, quella che non vorrebbe scartare i regali perchè il pacchetto è troppo bello, quella che vorrebbe dire sempre "si", quella che mettendosi il mascara sugli occhi apre, inspiegabilmente, la bocca, quella che scende dal letto in punta di piedi per non far rumore, quella che quando è concentrata tira fuori la lingua, quella che pensa di meno e ride di più.
Quella me che mi appartiene. Senza "ma" e senza "come".
Mi appartiene e punto.
Ed aspettando di partire, continuo a ballare in punta di piedi. E continuo ad amare, finchè i miei occhi rifletteranno ancora luce.
Video: "Rue des Cascades" played by Yann Tiersen.